Tra il 10 Marzo ed oggi sono stati acquistati altri 1.351 Crediti di Sostenibilità, pari ad altrettante tonnellate di CO2equivalenti assorbite in modo addzionale: un importante sostegno alla resilienza ai cambiamenti climatici delle foreste dell’Appennino tosco-emiliano e la loro capacità di generare servizi ecosistemici

Tra le organizzazioni acquirenti in questo periodo spicca DAVINES GROUP , azienda leader nel settore cosmetico, che ha creduto fortemente nel progetto acquistando, per la prima volta, 758 Crediti di Sostenibilità.

Si avvicina al progetto Credi di Sostenibilità anche OPEFONDAZIONE IRIS CERAMICHE , che sta collaborando con il Parco Nazionale anche nell’ambito del progetto “”SEMI DI FUTURO”: UN PROGETTO EDUCATIVO PER COLTIVARE CONSAPEVOLEZZA AMBIENTALE ” (30 Crediti di Sostenibilità) . Altra “new entry” è OPES APS Associazione di promozione sportiva che intende, aderendo al progetto, introdurre l’attenzione alla resilienza climatica nelle iniziative che organizza sensibilizzano anche tutte i circoli affiliati (30 Crediti di Sostenibilità) .

Vi sono anche 3 importi conferme: COOPMA scarl che è stata la prima azienda a sostenere il progetto, finanziando al Parco nazionale anche la fase di sperimentazione che ha portato alla definizione dei Crediti di Sostenibilità (303 Crediti di Sostenibilità nel 2025), L’OPEROSA S.p.A che ha recentemente presentato il progetto in un convegno organizzato a Bologna sul tema della Società Benefit (200 Crediti di Sostenibilità nel 2025) e CONFCOOPERATIVE TERR D’EMILIA una delle associazioni di categoria con cui il Parco nazionale ha sottoscritto un protocollo di intesa per la promozione del progetto e più in generale delle buone prassi di sostenibilità nel mondo aziendale (30 Crediti di Sostenibilità nel 2025)

Dall’inizio del progetto ad oggi, sono stati venduti 10786 Crediti di Sostenibilità, di cui 3034 nel 2025, grazie al sostegno di 44 organizzazioni.

Tutto ciò ha permesso alle foreste d’Appennino di assorbire quasi 11.000 tonnellate di COassorbite dai boschi dell’Appennino in modo addizionale a quanto avrebbero fatto senza la gestione forestale sostenibile che il progetto sostiene e promuove.