Il 2025 si sta concludendo con un risultato che racconta come l’Appennino tosco-emiliano sia un territorio vivo, unito e capace di costruire il futuro attraverso le proprie foreste. Il Gruppo di Certificazione Forestale “Appennino Tosco-Emiliano per la Gestione Forestale Sostenibile e Responsabile e per il riconoscimento dell’impatto della Gestione Forestale sui Servizi Ecosistemici”, coordinato dal Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, continua il suo cammino di crescita e di impegno concreto per la tutela e la valorizzazione del patrimonio forestale.
Oggi, grazie alla collaborazione di 40 gestori e proprietari, il progetto coinvolge 49 foreste che si estendono su 31.623 ettari all’interno della Riserva di Biosfera dell’Appennino Tosco-Emiliano. Un traguardo che non è soltanto numerico, ma rappresenta un passo importante nella costruzione di un modello di gestione del territorio fondato sulla responsabilità, la condivisione e la visione di lungo periodo.

Dal 2022, anno in cui il Gruppo ottenne la prima certificazione PEFC e FSC® per 10.315 ettari, il percorso non si è mai fermato. Ogni anno ha portato nuove adesioni, nuove unità di gestione, nuove foreste che hanno scelto di intraprendere la strada della Gestione Forestale Sostenibile. Così, i 30 membri del 2023 e i 34 del 2024 sono diventati 40 nel 2025, con una superficie che in soli tre anni è più che triplicata. Conseguentemente anche la generazione di Crediti Sostenibilità certificati, derivanti dalle misure di gestione forestale sostenibile è incrementata negli anni. Nell’anno forestale 2022/23 ne sono stati generati 4009, nel 2023/24 14.918, mentre la certificazione da poco conclusa relativa al 2024/25 ne ha generati 17.428, per un totale 36.355 Crediti di Sostenibilità corrispondenti ad altrettante tonnellate di CO2e assorbite in maniera addizionale rispetto a quanto avrebbero fatto gli stessi boschi se non fossero state applicate le misure forestali sostenibili.
Ma i numeri, pur importanti, non bastano a raccontare il senso di questo percorso. Dietro ogni ettaro certificato c’è una comunità che si riconosce nella propria foresta, c’è la consapevolezza che la gestione sostenibile non è solo un insieme di buone pratiche, ma un modo di vivere il territorio. Il Gruppo riunisce realtà pubbliche e private, foreste demaniali e comunali, proprietà collettive e consorzi di cittadini: un mosaico di esperienze che riflette la storia e la cultura dell’Appennino.
Oggi, più di un terzo delle foreste certificate appartiene al patrimonio demaniale regionale, gestito dal Parco nazionale, dall’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità dell’Emilia Centrale e dalle Unioni di Comuni di Garfagnana e Lunigiana. Quasi un terzo è costituito da beni collettivi, come Usi Civici, Comunalie e Beni Sociali, testimonianza di un’antica tradizione di gestione condivisa delle risorse. Accanto a queste, vivono le foreste comunali e provinciali e quelle di proprietà privata, tutte unite dallo stesso obiettivo: custodire e far crescere un patrimonio comune.
Il lavoro del Gruppo non si limita alla certificazione della gestione forestale sostenibile e responsabile, ma comprende anche i Servizi Ecosistemici che le foreste offrono: la protezione del suolo, la qualità e la regolazione delle acque, la conservazione della biodiversità, il benessere forestale, le funzioni turistico-ricreative. Ogni attività di gestione, ogni piano forestale, ogni scelta fatta in campo diventa così parte di un progetto più grande, capace di coniugare conservazione, economia locale e responsabilità ambientale.
Il 2025 si chiude con un sentimento di orgoglio e di fiducia. Orgoglio per i risultati raggiunti, fiducia nella strada che ancora resta da percorrere. Perché ogni albero, ogni bosco, ogni comunità che sceglie la sostenibilità è un seme piantato nel futuro del nostro Appennino.ico.


