I Crediti di Sostenibilità sono univoci e contabilizzati in un registro costantemente aggiornato e reso pubblico attraverso il sito di progetto. Nel Registro sono disponibili tutte le informazioni sul “ciclo di vita” del Credito di Sostenibilità, da chi l’ha generato a chi l’ha acquistato e come lo ha utilizzato. Consulta il Registro.

A seguito del recente aggiornamento del Registro, è stato inserito un nuovo campo informativo “Particella”. La “Particella” permette di risalire alla particella di bosco del gestore forestale che, attraverso buone pratiche di gestione forestale (verificate e certificate), ha generato i servizi ecosistemici addizionali e quindi il Credito di Sostenibilità.

Registro dei Crediti di Sostenibilità, istruzioni per l’uso

Al fine di garantire la trasparenza e la tracciabilità dei Crediti di Sostenibilità generati, il Parco nazionale cataloga e tiene costantemente aggiornato il Registro dei Crediti di Sostenibilità. Il registro liberamente consultabile restituisce per ciascun Credito di Sostenibilità inventariato, le seguenti informazioni:

  • Codice Generazione: codice univoco alfanumerico associato alla fase di produzione del Credito di Sostenibilità.
  • Produttore Crediti Sostenibilità: il nome del soggetto responsabile della produzione del Credito di Sostenibilità
  • Tipologia produttore: si specifica se gestore o proprietario forestale
  • Misure di Gestione Forestale Sostenibili: riporta le misure adottate dal Produttore e riconosciute dall’ente di certificazione per generare una addizionalità dei servizi ecosistemici
  • Particella: è “l’unità base” del Piano di Gestione (assestamento) delle foreste che individua, attraverso un numero e una lettera (nel caso di  sotto-particelle), la zona della foresta dove è stato generato il Credito di Sostenibilità
  • Stato: lo stato del Credito di Sostenibilità, ne esistono di quattro tipi:
    • Disponibile: se generato, ma non acquistato da nessun soggetto.
    • Riserva: se, per l’annualità in corso, il Credito di Sostenibilità è identificato come “buffer”, ovvero accantonato a garanzia di eventuali perdite.
    • Venduto: il Credito di Sostenibilità è stato acquistato da una organizzazione.
    • Utilizzato: l’organizzazione che ha acquistato il Credito di Sostenibilità, lo ha utilizzato in riferimento ad un determinato fine e ad un determinato intervallo temporale.
  • Codice Acquisto: codice univoco alfanumerico associato alla fase di acquisto del Credito di Sostenibilità. A ciascun codice di acquisto, corrisponde un acquirente.
  • Acquirente Crediti Sostenibilità: il nome dell’organizzazione che ha acquistato il Credito di Sostenibilità.
  • Scadenza: il termine ultimo di utilizzo del Credito di Sostenibilità, stabilito dal Parco Nazionale in due anni.
  • Utilizzo: la finalità di utilizzo da parte dell’acquirente, in riferimento ad un determinato fine e ad un determinato intervallo temporale.

Cosa sono le particelle?

La particella assestamentale altro non è che “l’unità base” del Piano di Gestione (assestamento) delle foreste. I confini di queste particelle si appoggino preferibilmente a elementi fisiografici stabili nel tempo
(corsi d’acqua, crinali, sentieri, strade, ecc) o coincidono con i confini catastali. Le particelle del piano di gestione devono avere caratteristiche omogenee del soprassuolo e quando ciò non è possibile si
possono individuare delle sottoparticelle con i necessari caratteri di omogeneità per una loro adeguata gestione. In un Piano di Gestione forestale le particelle assestamentali, individuate da un numero e da
una lettera (nel caso di  sottoparticelle), sono riunite  in “comprese” (chiamate anche classi colturali) all’interno delle quali si prevede la pianificazione degli interventi da effettuare nel periodo di validità
del Piano di gestione.


Quali sono i riferimenti normativi che regolamentano le particelle?

La prassi della pianificazione forestale, finalizzata a massimizzare nel tempo i beni e i servizi delle foreste, prevede di suddividere il bosco in appezzamenti omogenei detti particelle assestamentali in modo che
ogni anno ci sia una particella matura per il taglio (l’assestamento nasce con un approccio produttivo). Il risultato della pianificazione è il piano di assestamento o piano di gestione che è un documento che
contiene un’analisi della situazione della foresta ed un’indicazione degli interventi che dovranno essere realizzati nel periodo di validità del Piano (da 10 a 20 anni). In quest’ottica il Piano è un documento con
valore normativo che deve essere approvato da un organo dell’organo competente in materia forestale. Alla fine del periodo di validità si  procede ad una revisione del piano di assestamento per analizzare
l’evoluzione della foresta, l’attuazione degli interventi previsti e la pianificazione degli stessi per un successivo periodo di validità.


Quale significato hanno le particelle in riferimento alla certificazione PEFC e FSC?

L’ente certificatore (certificazione di parte terza) nel corso di un audit annuale attesta che gli interventi programmati, e più un generale tutta la gestione della foresta assestata, soddisfano i principi, i
criteri FSC) e gli indicatori (PEFC) dei rispettivi standard di gestione forestale sostenibile/responsabile.